Istituto "Gesù Eucaristico" di Tricarico MT
Pag. 2: Il primo gruppo

Dalla cronistoria della Congregazione 2, leggiamo che il Maggiore Rocco Sanseverino, Podestà di Tricarico, già da tempo vagheggiava l'idea di aprire un Istituto Magistrale a Tricarico e affidarlo alle Discepole. L'idea sembrava inattuale se lo stesso Padre Fondatore, nella lettera a Madre Maria Machina del 12 novembre 1930, si chiedeva dove avrebbe trovato le alunne ed i mezzi per riparare ed arredare le scuole 3. Il Podestà riuscì ad ottenere, a questo scopo, la parte dell’ex-convento di S. Chiara adibita a Pretura (10 stanze, di cui 7 al primo piano ben pavimentate e pulite, e 3 al secondo piano). La prima Superiora, suor Immacolata Parisi, insieme ad altre due suore, accompagnate dalla Madre Generale, aprirono la nuova casa il 15 gennaio 1931 nella più completa povertà: mancava tutto ma la Provvidenza, mediante le offerte delle anime generose e gli aiuti del Podestà, permetteva alla comunità di andare avanti.
Già dal 15 dicembre 1930 erano iniziate le lezioni del primo gruppo di dieci alunne, iscritte alla prima classe dell'Istituto Magistrale inferiore, corrispondente all'attuale prima media: questo primo ciclo durava quattro anni, al termine del quale si sostenevano gli esami di Licenza Magistrale e si poteva accedere al Corso Superiore di durata triennale, e alla fine di questo si sostenevano gli esami di Abilitazione Magistrale. Questa struttura durò fino a quando fu istituita la Scuola Media, nell'anno scolastico1940/41, che assorbì i primi tre anni del Corso Inferiore.

Dalle lettere di Monsignor Delle Nocche a Madre Maria Machina negli anni '30, cogliamo le grosse difficoltà entro cui si muoveva il nascente Istituto e la casa di Santa Chiara: in una lettera del 12 aprile 1933 4   il Padre Fondatore esprime la sua preoccupazione per una probabile soppressione dell'Istituto a causa di pressioni esterne che propendevano per l'istituzione di un ginnasio, ritenuto molto più utile. Problemi vi erano anche per la ristrutturazione dei locali, i cui lavori venivano continuamente rimandati o interrotti. Le difficoltà materiali erano enormi, soprattutto d'inverno il freddo e la neve, la scarsezza di coperte, materassi, a volte anche di legna, rendevano la vita dura a suore e convittrici. Ma il sostegno costante ed attento di Monsignor Raffaello Delle Nocche alle sue figlie spirituali permetteva di superare i vari problemi, anche di ordine materiale, che di volta in volta si ponevano, come risulta dalla fitta corrispondenza con Madre Maria 5.

Fin dai primi tempi dell'Istituto era sorta anche la Scuola Materna, ispirata al Metodo agazziano, che si andava sempre ampliando raggiungendo un numero considerevole di iscritti.

L'Istituto fu autorizzato, per i primi anni, dai Regi Provveditori che gli dettero sempre segni di fiducia e di encomio; man mano che si affermava, acquistava un nome nella provincia, specialmente per la preparazione delle alunne presentate agli esami nelle scuole regie.

Si iniziarono così le pratiche per l'associazione all’E.N.I.M.S. e la conseguente parificazione del Corso Magistrale Inferiore, che fu concessa, dopo minute ispezioni, il 31 luglio 1939.

Continua: Il convitto

(2) Cronistoria della Congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, p. 108-112.
(3) Raffaello Delle Nocche, Lettere alla Madre Maria Machina, p. 265.
(4) Raffaello Delle Nocche, Lettere alla Madre Maria Machina, p. 350.
(5) Raffaello Delle Nocche, Lettere alla Madre Maria Machina, anni 1930/40, p. 265-513.